giovedì 20 novembre 2025

SCRIVERE PER SERVIRE LA VERITA'



Rosa Elisa Giangoia


     La lunga storia, ormai bimillenaria, delle apparizioni della Vergine Maria continua ancora oggi con numerosi episodi, tra i quali negli ultimi quarant’anni ha assunto particolare rilievo l’apparizione a Medjugorje, ove dal 25 giugno 1981 sei ragazzi, bambini e adolescenti, (Marija Pavlovic, Mirjana Dragičević, Ivanka Ivanković, Vicka Ivanković, Ivan Dragičević, Jakov Čolo) dell’allora povero e sperduto paese della Bosnia-Erzegovina nell’ex Jugoslavia, oggi in Croazia, dissero per la prima volta di aver avuto un’apparizione della Madonna e in seguito affermarono di continuare ad avere incontri quotidiane e di ricevere da Lei messaggi per molti anni.
     Il fatto a poco a poco acquisì un grande rilievo e iniziò ad attirare folle di pellegrini, che determinarono un vistoso mutamento socio-economico nel paese, mentre si andava sviluppando una lunga storia in cui dapprima i sei veggenti furono oggetto di interrogazioni da parte della polizia e di accertamenti medici, mentre poi vennero a diffondersi opinioni divergenti di vescovi, teologi, commissioni e analisti, fino al Nihil obstat, concesso nel settembre del 2024 dal Dicastero della Dottrina per la Fede, che, pur non dichiarando la soprannaturalità degli avvenimenti, ha autorizzato i fedeli “a dare in forma prudente la loro adesione”, riconoscendo la bontà dell’esperienza spirituale sorta a Medjugorje e il carattere edificante dei messaggi tramessi dai veggenti, nonché esprimendo l’approvazione di un’esperienza mistica e del messaggio ad essa correlato, confermandone la totale conformità alla dottrina e alla morale cristiana.
     Questa vicenda spirituale e storica ha segnato l’epoca contemporanea e la vita della Chiesa, ponendosi come proposta e nello stesso tempo interrogazioni a tutti, laici e credenti.
      Per dare risposte a questi eventi, che hanno creato anche attese e speranze, si è impegnato Riccardo  Caniato, scrittore e giornalista, nel suo Medjugorje, un’indagine. La mia via per il Paradiso, solo andata in cui presenta un’ampia e accurata serie di testimonianze e nello stesso tempo rivela il suo cammino personale di crescita e convincimento spirituale che l’ha portato da giornalista andato a Medjugorje per la prima volta nel 2001 per ragioni professionali, a diventare un convinto sostenitore di questi eventi grazie ai quali “ha approfondito la sua fede in Gesù e la sua appartenenza alla Chiesa cattolica” (p. 23). Per questo il libro non è un semplice resoconto di fatti, ma assume il valore di un’autobiografia spirituale, testimonianza di una fede accresciutasi e fortificatisi attraverso la conoscenza di questi fatti nell’intrecciarsi di ricordi personali e considerazioni teologiche, anche sulla base degli studi sulle apparizioni mariane, soprattutto del secolo scorso, in cui l’autore si è precedentemente molto impegnato.
     Il testo ripercorre tutti i momenti di rilievo della vicenda in uno stile piano e comunicativo, presentando i numerosi messaggi della Vergine che si sono succeduti nel tempo, incentrati sempre sul tema della Pace e sulla forza della Fede, accennando alle ipotesi sui misteri affidati da Maria ai veggenti e presentando i resoconti dei momenti di incontro con i sei ragazzi cresciuti negli anni e diventati progressivamente adulti impegnati e responsabili nel lavoro e nella famiglia.
     Nelle pagine del libro, oltre a quelle dei veggenti Marija, Ivan, Vicka e Marjana sentiamo la voce di religiosi, convinti sostenitori del carattere soprannaturale di queste apparizioni, come padre Livio Fanzaga, scolopio fondatore e responsabile di Radio Maria, e di padre Jozo, francescano parroco di San Giacomo, dove tutto ha avuto inizio, a cui si aggiungono molti personaggi del posto, come Jelena Vasilij, che fin da bambina ha iniziato a sentire, durante la preghiera, la voce interiore di Maria, e Mario Mijatovic, marito della veggente Vicka. Ci sono poi le testimonianze di tutti coloro che a Medjugorje sono stati miracolati con inspiegabili guarigioni da malattie, scientificamente confermate, e sofferenze, ma anche di quanti hanno trovato la fede e la serenità dello spirito, hanno sentito la vocazione religiosa o hanno ricomposto il loro matrimonio, ad iniziare dalla prima miracolata, Diana Basile, guarita da una sclerosi multipla molto grave. Tra i testimoni si incontrano persone semplicissime e figure di rilievo come la principessa Milona d’Asburgo, che ha dedicato molti anni all’accoglienza dei pellegrini, o Paolo Brosio, noto personaggio televisivo. Grazie a molti di loro c’è stata una ricaduta di buoni frutti, in quanto sono persone che hanno sentito il richiamo a cambiare vita per fermarsi a Medjugorje o anche a trasferirsi altrove per dedicarsi all’assistenza e al servizio di quanti hanno bisogno di aiuto. A tutto questo occorre aggiungere l’attrattiva che questo luogo, privo di ogni caratteristica turistica, esercita ogni anno su migliaia di persone, di età, nazionalità e cultura diversa.
     Riccardo Caniato ha scritto questo libro con molto impegno di studio, ricerca e documentazione, senza intento di voler convincere, ma per rendere testimonianza di tutto quello di cui ha avuto esperienza, nell’intento di servire quella Verità, diventata determinante nella sua vita.

Riccardo CANIATO, Medjugorje, un’indagine. La mia via per il Paradiso, solo andata, Milano, Il Timone 2025, pp. 416, € 18,90.