domenica 30 maggio 2021

DUE POESIA

 di Luigi PICCHI

Ad Ettore Cozzani

 

I

 

Per anni hai ascoltato

il Mare, la sua anima

ora furiosa ora quieta,

e per anni come un vecchio

marinaio hai affrontato

le sue onde, interrogando

rocce, isole, fauna e flora.

Ora tutte queste voci

sono custodite nello

scrigno del tuo poema

e, se lo sfoglio, sento

il vento, la risacca,

vedo le falesie

e le sirene

invoco.

 

II

 

Muse della Tradizione

e voi, Muse della Modernità,

sempre Muse dell’Eternità,

restituite al Mare, ai liguri

abissi, alle vertiginose falesie,

alle più arcane profondità

la salma del poeta che cantò

la potente Bellezza del mondo,

l’Uomo e la Natura, la loro

lotta, la loro unione.

Tra i coralli è la sua degna

tomba, assieme ai molti

che al mare si consacrarono

fino a morirci.

 

Tutte le creature marine

rendano onore a chi cantò

non solo le meraviglie

della flora e della fauna

sommerse, ma pure il piroscafo

e il sottomarino e nel Mare

il simbolo dell’Energia cosmica.

Ora il suo Poema né stelle

né onde potranno mai

dimenticare.