Ricordiamo con amicizia e affetto, nonché con ammirazione per la sua produzione letteraria,
ELIO ANDRIUOLI
che ci ha lasciati il 22 Aprile
e pubblichiamo la sua ultima poesia, di poche settimane fa,
un fiducioso inno alla vita
LA VITE AMERICANA
IL GATTO CERTOSINO è un'Associazione Culturale attiva a Genova dal 2009 che si occupa prevalentemente di letteratura e che ha come obiettivo la promozione della lettura. Il nome è un omaggio ai tanti gatti certosini che nel corso dei secoli hanno tenuto libere dai topi le biblioteche dei monaci certosini e di tanti altri amanti dei libri e della lettura, impedendo che molti codici, documenti e libri andassero persi. Blog precedente: https://ilgattocertosino.wordpress.com
Ricordiamo con amicizia e affetto, nonché con ammirazione per la sua produzione letteraria,
ELIO ANDRIUOLI
che ci ha lasciati il 22 Aprile
e pubblichiamo la sua ultima poesia, di poche settimane fa,
un fiducioso inno alla vita
LA VITE AMERICANA
Luigi Picchi
Rosa Elisa Giangoia, poetessa e letterata genovese, ha recentemente pubblicato uno saggio interamente dedicato alla presenza dei fiori nella letteratura, Fiori di parole. I fiori nella letteratura ( Sampognaro & Pupi Edizioni, Siracusa 2023, € 20,00, pp. 250).Una passione personale quella dei fiori, come pure quella per la cucina, conosciuta anche nei suoi impieghi letterari (cfr. in particolare i saggi entrambi del 2020 A convito con Dante. La cucina della Divina Commedia e Ricette nel tempo. I ricettari di cucina come genere letterario). Fiori di parole è una rassegna accurata e ricca di riferimenti, ma non pedante, sull’attenzione ai fiori nella letteratura. Si inizia giustamente con i poeti latini che sono l’humus della nostra produzione letteraria nazionale ed europea: Ovidio, Catullo e il poeta delle rose, Floro, oltre al poemetto anonimo Pervigilium Veneris. In seguito, nel Medioevo, i fiori vengono caricati di significati allegorici, simboli di vizi e virtù, con la relativa santificazione di molti di essi. Così da Bonvesin della Riva, Jacopone da Todi, dai lirici del Duecento e poi dagli stilnovisti si arriva alla dantesca paradisiaca Rosa dei Beati, senza dimenticare le valenze mariane della rosa regina dei fiori, dapprima allegoria dell’amor profano e poi sacro. Dopo Petrarca, concentrato sul lauro e sulla rosa, entriamo, soprattutto con Poliziano, nella cultura neopagana umanistico-rinascimentale con una lettura fortemente edonistica della flora. Non può mancare un capitolo sull’eliotropio di Ovidio che, però, non è lo stesso di Montale (il nostro girasole arriva dalle Americhe). Manzoni era un botanico e quindi non si può ignorare la competenza con cui arruola i fiori nella sua opera letteraria tanto poetica quanto narrativa: saliente l’episodio della vigna di Renzo in stato di abbandono. E se Leopardi è diventato famoso come il poeta del La Ginestra, Whitman con il suo epicedio per la morte del Presidente Abramo Lincoln dà fama e visibilità ai lillà. L’Ottocento vede la diffusione della camelia, fiore proveniente dal Giappone. Pascoli e Gozzano invece prestano attenzione a fiori più modesti ampliando il repertorio lirico. Il tardoromanticismo e il decadentismo promuovono fiori come l’asfodelo, l’amaranto e il crisantemo, destinato ben presto, almeno in Italia, a diventare fiore funerario. Il geranio e la rosa di Giorgio Caproni, poeta genovese poi romano d’adozione, chiudono questo meraviglioso viaggio floreale, questo percorso attraverso il giardino che è la Letteratura dove i poeti, in una festa di colori e profumi, come api bottinatrici, volano di fior in fiore.
Isa Morando
In copertina un cielo azzurro, il mare di variegato blu, due gabbiani: uno, in primo piano, le ali protese a fendere l'aria. Solo alla fine del romanzo verrà chiarito il perché del titolo, Gli uccelli non hanno vertigini.
È il primo romanzo di Mario Cordova, attore e soprattutto grande doppiatore, voce italiana degli attori americani più famosi.UN OMICIDIO IN PROVINCIA
Rosa Elisa Giangoia
Con il suo nuovo romanzo giallo Una morte perbene Simonetta Ronco, docente
universitaria e giornalista, conferma le sue abilità di scrittrice di gialli, quelle che,
grazie anche alla sua passione per i crimini e i misteri, l’hanno portata a creare due
figure di investigatori di successo, protagonisti di interessanti romanzi di
attraente lettura: il pianista Audemars Février e il commissario veggente Dario
Barresi.
Quest’ultimo romanzo propone una nuova figura di investigatore, quella del
poliziotto Luca Traverso, di tipo più tradizionale e comune, ma che, con la sua
pazienza, sotto cui si celano scaltrezza e sagacia, è capace di portare a soluzione il
complesso caso di “una morte per bene”, che appare molto difficile fin dall’inizio,
come ben esprime il titolo ossimorico del romanzo.
Questo espediente retorico stabilisce subito uno stretto patto con il lettore, che non
resta certo deluso, proseguendo nella lettura del dipanarsi della vicenda.
Tutto avviene nell’ambiente piuttosto ristretto del mondo borghese di una città
ligure, Imperia, meno provinciale di molte altre, al tempo dei fatti, siamo nel 1971,
di molte altre in Italia per il suo crescente affermarsi in ambito turistico e per l’es-
sere prossima al confine con la Francia, paese, allora più che oggi, simbolo di mo-
dernità e libertà.
Qui, improvviso e inaspettato, avviene un “fattaccio” che spaventa e sconvolge
il quieto, e piuttosto abitudinario, ambiente della buona borghesia cittadina, un
ambiente in cui tutti si conoscono e, pur con ruoli e modalità diverse, interagiscono,
un mondo in cui il centro cittadino e l’entroterra agricolo sono strettamente connessi,
soprattutto per ragioni di proprietà e di
affari.
Il “fattaccio” è veramente serio: infatti viene trovato morto in un bosco, appena
fuori città, il proprietario del quotidiano locale, Attilio Cernuschi, intorno a cui
ruotano il sindaco, Guido Rosati, la moglie Claudia Cantalamessa, titolare della
farmacia omonima, e suo cugino Pietro De Martinis, medico, tutti abitanti in piani
diversi di una palazzina. Inoltre interagiscono altri personaggi come Marcello
Bandelli, “un bell’uomo. Alto, bruno, […] considerato un seduttore” (p. 7),
insoddisfatto del suo matrimonio di convenienza, proprietario di “un piccolo
pied-à-terre a Bordighera, lontano da occhi indiscreti” (p.9) e Paola Riccardi,
proprietaria dell’Albergo Libeccio, vedova quarantenne “che mostrava una
spiccata preferenza per le avventure a tempo, specialmente con uomini più
giovani di lei (p. 8). Sono tutti personaggi ben caratterizzati psicologicamente
dalla scrittrice, i cui caratteri emergono a poco a poco, attraverso le loro abitudini
e i loro comportamenti.
Di rilievo e soprattutto diverse per personalità sono le figure femminili:
“Donne, quante donne erano implicate in quella faccenda! Donne giovani,
sole, indifese come Anna o grintose come Paola. Donne che sapevano e
non dicevano, che sicuramente proteggevano qualcosa o qualcuno nel loro fare e
non fare, dire e tacere” (p. 56).
Ma determinante è la figura della vittima che, a poco a poco, appare al centro
di una rete di collusioni, favori, connivenze e complicità fra quasi tutti i
componenti della buona società locale. A districare questa complessa matassa
è chiamato il commissario Luca Traverso, trasferito da poco nella cittadina ligure
dopo un provvedimento disciplinare. Si muove con cautela e circospezione,
fidandosi poco di quelli che incontra, anche se una connaturata ambizione l
o induce a impegnarsi al massimo per chiarire gli aspetti oscuri di questa vicenda
che si complica sempre di più con l’emergere di particolari e per i comportamenti
di alcuni dei personaggi coinvolti.
Il campo d’indagine si amplia e porta lontano, a Napoli, dove Attilio Cernuschi
viveva e lavorava prima di trasferirsi nella città della Riviera ligure di Ponente.
Qui è la chiave di tutto, il bandolo della matassa che si delinea faticosamente,
pur tenuto saldamente in mano dall’abilità del commissario Traverso, e che porta,
come in ogni giallo di buon livello, a una soluzione inaspettata, che spiega anche
il titolo del romanzo.
SIMONETTA RONCO, Una morte per bene, Sanremo (IM), Leucotea, 2023, pp. 89, € 14,30.
A TUTTI I NOSTRI LETTORI VIVI E FERVIDI AUGURI NATALIZI CON QUESTE POESIE CHE I NOSTRI AMICI E COLLABORATORI ANDREA GUIATI E CELESTE VARETTO CI HANNO INVIATO DA BUFFALO (USA)
Praised be Jesus Christ
the true and tragic story
of the cunning serpent
eyes that seduced Eva
Adam’s seductress
twisting and twirling
spreads fear and anxiety
to naked human beings
the horror of original sin
the thirst for knowledge
of good and evil
of Adam and Eve
the punishment inflicted by God
to punish mankind
and those who still mock him
oh, but the image of God
portrayed in perfect beauty
by painters over time
his presence is a gift
indicating to who believe in him
to give a lot to get little
that mercy is a virtue
UN GIALLO CINEMATOGRAFICO
Rosa Elisa Giangoia