Martedì 18 Febbraio al GRUPPO di LETTURA presso la Biblioteca Servitana eravamo in 8 e sono stati presentati i seguenti testi:
Antony Trollope, L'amministratore (Maria Cristina Ferraro);
AA.VV., Poeti della Val Bormida (Enrico Garano);
Guido Zavanone, Foto Ricordo (Rosa Elisa Giangoia);
Paola Gassman, Una grande famiglia dietro le spalle (Laura Monego);
Pierdante Piccioni, Meno dodici (Gianna Orengo);
F. Bampi - G. Oneto, L'insurrezione genovese del 1848 (Giorgio Olivari);
Lucio Vizzini, Andrea Doria. Un sogno italiano (Raffaella Silvestrini).
Il prossimo incontro del GRUPPO di LETTURA si terrà Martedì 17 Marzo alle ore 16.30 sempre presso la BIBLIOTECA SERVITANA di via Baroni a Genova.
IL GATTO CERTOSINO è un'Associazione Culturale attiva a Genova dal 2009 che si occupa prevalentemente di letteratura e che ha come obiettivo la promozione della lettura. Il nome è un omaggio ai tanti gatti certosini che nel corso dei secoli hanno tenuto libere dai topi le biblioteche dei monaci certosini e di tanti altri amanti dei libri e della lettura, impedendo che molti codici, documenti e libri andassero persi. Blog precedente: https://ilgattocertosino.wordpress.com
venerdì 21 febbraio 2020
venerdì 14 febbraio 2020
PROGRAMMA del mese di FEBBRAIO
MERCOLEDÌ 5 Febbraio ore 16,30
Biblioteca Servitana
Via Baroni – Genova
GRUPPO ANTICA FOCE
MARTEDÌ 18 Febbraio ore 16,30
Biblioteca Servitana
Via Baroni – Genova
GRUPPO di LETTURA
GIOVEDÌ 27 febbraio ore 16
Circolo Il Quadrilatero
Via Malta, 4/12 16121 GENOVA
ASSEMBLEA ANNUALE
(seguirà convocazione con o.d.g.)
Presentazione del romanzo
BURRASCA PER TRE
(Golem Edizioni 2019)
Seguirà aperitivo
lunedì 3 febbraio 2020
RECENSIONE
Fin dal titolo questa silloge poetica di
Monica Buffagni (Piume di ghiaccio) rivela un sentire e un’espressione
poetica, filtrata attraverso le figure, di tipo ossimorico, di forte valenza
significativa per la possibilità di oltrepassare il piano linguistico per
attingere a quello concettuale. Piume di ghiaccio si articola in due
sostantivi “piume” e “ghiaccio” che appartengono a due campi semantici
completamente diversi, se non contrastanti, capaci di prospettare al lettore
immagini e sensazioni antitetiche. “Piume” riporta, infatti, a sensazioni di
morbidezza, di calore e di leggerezza, mentre “ghiaccio” induce a pensare e
immaginare qualcosa di duro, di freddo e di pesante: alle piume accostiamo
volentieri e facilmente le mani, dal ghiaccio le ritraiamo in tutta fretta. La
preposizione “di”, che collega i due sostantivi, stabilisce un rapporto di
materia, per cui avviene, nell’immaginazione del lettore, una transazione in
capovolgimento dal positivo al negativo, dal gradevole allo sgradevole.
Da questa breve analisi del titolo si coglie
il filone rilevante, l’elemento caratterizzante, il motivo dominante di tutta
la silloge che ha, proprio nella contrapposizione ossimorica tra positivo e
negativo, tra gradevole e sgradevole, il suo asse portante.
Questa, che potremmo definire la dinamica
del capovolgimento delle sensazioni banalmente immediate, diventa la cifra che
percorre e innerva tutta la silloge poetica di Monica Buffagni, tramite
un’articolazione espressiva di grande fantasia immaginativa e creativa nel
susseguirsi di figure che determinano un forte ed attraente coinvolgimento
emotivo con il lettore.
La raccolta si articola in tre sezioni: Sfumature,
In due e Caleidoscopio che dimostrano un progressivo ampliarsi
degli orizzonti di ispirazione e di riflessione dell’autrice e nello stesso
tempo un ammorbidirsi progressivo della sensazione di negatività e ostilità nei
confronti del mondo e degli altri.
Infatti in Sfumature prevalgono
metafore che riportano ad una sfera semantica di asprezza e di durezza, fin dal
verso d’inizio della lirica d’apertura del testo (Dicembre notturno) «Fragoroso
silenzio» che vive in una contrapposizione assoluta. Nella seconda sezione In due centrale sembra essere la dimensione relazionale, vissuta nel
contrasto e nella difficoltà comunicativa. La tensione comunicativa si realizza
in un intarsio di ricercate stringhe espressive in cui l’opposizione ossimorica
si intreccia con l’allitterazione di solito di grande efficacia, come in
«Soffici serpenti sognanti / strisce di sole…» (Di guerra e d’amore) o
come «Verde vibrante / […] / vivace ventoso volante / verde vuoto, vento» (L’odore del vento). L’attenuarsi dell’intensità della durezza nelle metafore si realizza
nella terza sezione Caleidoscopio tanto da far apparire più sereni e
soddisfacenti rapporti relazionali con il mondo e di tipo interpersonale. Come
si può facilmente vedere dalla breve lirica Sbuffi di sonno «Placida
procede la spuma / coppa di neve bollente / trafitto di arancio e di blu», in
cui l’ossimoro “neve bollente” stempera il suo contrasto nelle altre più dolci
e rasserenanti immagini.
La silloge
poetica ha in questo modo una sua coerenza di sentire in una gradazione
espressiva in cui la forma e il contenuto si vengono a trovare in un equilibrio
di piena adeguatezza.
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