UN OMICIDIO IN PROVINCIA
Rosa Elisa Giangoia
Con il suo nuovo romanzo giallo Una morte perbene Simonetta Ronco, docente
universitaria e giornalista, conferma le sue abilità di scrittrice di gialli, quelle che,
grazie anche alla sua passione per i crimini e i misteri, l’hanno portata a creare due
figure di investigatori di successo, protagonisti di interessanti romanzi di
attraente lettura: il pianista Audemars Février e il commissario veggente Dario
Barresi.
Quest’ultimo romanzo propone una nuova figura di investigatore, quella del
poliziotto Luca Traverso, di tipo più tradizionale e comune, ma che, con la sua
pazienza, sotto cui si celano scaltrezza e sagacia, è capace di portare a soluzione il
complesso caso di “una morte per bene”, che appare molto difficile fin dall’inizio,
come ben esprime il titolo ossimorico del romanzo.
Questo espediente retorico stabilisce subito uno stretto patto con il lettore, che non
resta certo deluso, proseguendo nella lettura del dipanarsi della vicenda.
Tutto avviene nell’ambiente piuttosto ristretto del mondo borghese di una città
ligure, Imperia, meno provinciale di molte altre, al tempo dei fatti, siamo nel 1971,
di molte altre in Italia per il suo crescente affermarsi in ambito turistico e per l’es-
sere prossima al confine con la Francia, paese, allora più che oggi, simbolo di mo-
dernità e libertà.
Qui, improvviso e inaspettato, avviene un “fattaccio” che spaventa e sconvolge
il quieto, e piuttosto abitudinario, ambiente della buona borghesia cittadina, un
ambiente in cui tutti si conoscono e, pur con ruoli e modalità diverse, interagiscono,
un mondo in cui il centro cittadino e l’entroterra agricolo sono strettamente connessi,
soprattutto per ragioni di proprietà e di
affari.
Il “fattaccio” è veramente serio: infatti viene trovato morto in un bosco, appena
fuori città, il proprietario del quotidiano locale, Attilio Cernuschi, intorno a cui
ruotano il sindaco, Guido Rosati, la moglie Claudia Cantalamessa, titolare della
farmacia omonima, e suo cugino Pietro De Martinis, medico, tutti abitanti in piani
diversi di una palazzina. Inoltre interagiscono altri personaggi come Marcello
Bandelli, “un bell’uomo. Alto, bruno, […] considerato un seduttore” (p. 7),
insoddisfatto del suo matrimonio di convenienza, proprietario di “un piccolo
pied-à-terre a Bordighera, lontano da occhi indiscreti” (p.9) e Paola Riccardi,
proprietaria dell’Albergo Libeccio, vedova quarantenne “che mostrava una
spiccata preferenza per le avventure a tempo, specialmente con uomini più
giovani di lei (p. 8). Sono tutti personaggi ben caratterizzati psicologicamente
dalla scrittrice, i cui caratteri emergono a poco a poco, attraverso le loro abitudini
e i loro comportamenti.
Di rilievo e soprattutto diverse per personalità sono le figure femminili:
“Donne, quante donne erano implicate in quella faccenda! Donne giovani,
sole, indifese come Anna o grintose come Paola. Donne che sapevano e
non dicevano, che sicuramente proteggevano qualcosa o qualcuno nel loro fare e
non fare, dire e tacere” (p. 56).
Ma determinante è la figura della vittima che, a poco a poco, appare al centro
di una rete di collusioni, favori, connivenze e complicità fra quasi tutti i
componenti della buona società locale. A districare questa complessa matassa
è chiamato il commissario Luca Traverso, trasferito da poco nella cittadina ligure
dopo un provvedimento disciplinare. Si muove con cautela e circospezione,
fidandosi poco di quelli che incontra, anche se una connaturata ambizione l
o induce a impegnarsi al massimo per chiarire gli aspetti oscuri di questa vicenda
che si complica sempre di più con l’emergere di particolari e per i comportamenti
di alcuni dei personaggi coinvolti.
Il campo d’indagine si amplia e porta lontano, a Napoli, dove Attilio Cernuschi
viveva e lavorava prima di trasferirsi nella città della Riviera ligure di Ponente.
Qui è la chiave di tutto, il bandolo della matassa che si delinea faticosamente,
pur tenuto saldamente in mano dall’abilità del commissario Traverso, e che porta,
come in ogni giallo di buon livello, a una soluzione inaspettata, che spiega anche
il titolo del romanzo.
SIMONETTA RONCO, Una morte per bene, Sanremo (IM), Leucotea, 2023, pp. 89, € 14,30.
Nessun commento:
Posta un commento