Cara Rosa Elisa,
superata l'emozione per trovarmi citata nella
prefazione e per la (troppo) generosa dedica, mi sono dedicata alla lettura del
tuo libro. Le prime parole che mi sono venute in mente, a lettura appena
ultimata, appartengono tutte alla "sfera" latina: curiositas, fides /foedus. Febe è una donna quale - credo -
vorrebbe essere ciascuna di noi,
coerente con la sua condizione, rigorosa e tenace, capace di sopportare la
sventura - la morte del marito - e di gestire la sua pena per il figlio lontano
del quale non ha più notizia da tanto tempo. Ma è anche una donna aperta al
dubbio, ansiosa di andare al di là delle apparenze e delle consuetudini,
animata da uno spirito di ricerca (curiositas)
sostenuto da un'intelligenza profonda e umile al tempo stesso. La sua
conversione non avviene come una folgorazione, le parole di San Paolo scavano
in lei nel profondo, la convincono, trovando un terreno fertile di esperienza e
di conoscenza. Così i racconti del figlio insperatamente tornato, il ricordo di
San Tommaso, "apostolo" in Oriente, arricchiscono la sua
disponibilità alla fede, conferendole un respiro ecumenico: una fides tanto più sicura quanto più
fondata sulla consapevolezza di un foedus
da rispettare nei confronti del mondo che la circonda. Lei viaggia e si fa
ambasciatrice della parola di Paolo (la Lettera
ai Romani), continuando tuttavia a volgere lo sguardo alle realtà che di
volta in volta le si rivelano, con un'attenzione a tutto tondo, matura ma con
tratti di stupore infantile. Indimenticabili le pagine sul rapporto con il
maestro Lido, sulle trascrizioni "incrociate" dei testi di Aristotele
e della Lettera ai Romani di Paolo.
Febe è protagonista, ma si muove in uno scenario corale e di
grande impatto sensoriale, che rivela un'amorosa attenzione ai tanti aspetti
mutevoli dell'umanità, della natura e della vita quotidiana. Un affresco
affascinante, da cui mi sono sentita catturata. "Dal tempo all'eterno",
recita il sottotitolo: un itinerarium
mentis che tu, cara Rosellina, hai saputo tracciare con una sorprendente
intensità affettiva. Mysterium simplicitatis
di una cultura vasta e profonda che tu hai voluto - come sempre - regalare
ai tuoi lettori.
Febe è diventata un'amica, come lo sei tu.
Grazie
Isa
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