di FRANCO ZANGRILLI
Una volta c’era
veniva considerato:
da bambino un pazzo
da giovane un drogato
da maturo un criminale.
Un suo amico diceva
che nessuno conosceva un Altro,
covava tante amarezze
e in segreto scriveva versi;
che, poco dopo il suo gesto estremo,
trovò una sua silloge in una bancarella;
che era andato in paradiso
e guardava l’aiuola feroce
dove le bestie sbranavano
la propria specie.
che nessuno conosceva un Altro,
covava tante amarezze
e in segreto scriveva versi;
che, poco dopo il suo gesto estremo,
trovò una sua silloge in una bancarella;
che era andato in paradiso
e guardava l’aiuola feroce
dove le bestie sbranavano
la propria specie.
sboccia quel bacio
sboccia quel bacio
desideroso del ricordo
come una dolcezza amarezza
… e poi ti rivedo
su una nuvola
viaggiatrice
verso il nulla
i ricordi giacciono
in me come se fossero
incisi in una pietra
né sorda né muta
sboccia quel bacio
desideroso del ricordo
come una dolcezza amarezza
… e poi ti rivedo
su una nuvola
viaggiatrice
verso il nulla
i ricordi giacciono
in me come se fossero
incisi in una pietra
né sorda né muta
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